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'''Tomaso Filippi''' ([[Venise]], 26 mars 1882 -
== Biographie ==
Tomaso Filippi, fils de Antonio Filippi et Angela Marangoni, est issu d'une famille originaire du [[val de Zoldo]] dans la [[Province de Belluno]] qui s'est installé à Venise à partir de la moitié du {{s|XVIII|e}}.
Jeune, Tomaso participe au travail dans la [[typographe|typographie]] de son père qu'il a hérité de son grand-père et qui est spécialisée dans l'impression de textes sacrés grecques (''Tipografia San Giorgio''). Il développe sa propension pour les arts figuratifs qui le conduit à s'inscrire dès [[1867]] à l'[[académie des beaux-arts de Venise]].
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Nel [[1870]] entra a far parte dell'atelier fotografico di [[Carlo Naja]] - uno dei più celebri d'[[Europa]] - e nel [[1871]] conclude i suoi studi all'Accademia.
La fotografia allora era considerata la sorella minore della pittura e il passaggio in questo ambito per Tomaso è stato del tutto naturale.
Tomaso apprende rapidamente il mestiere; in breve, da tecnico operatore diventerà direttore dello stabilimento, ricoprendo questo incarico per lungo tempo (fino al [[1895]], quando aprirà in proprio un negozio prima in Piazza San Marco, poi in Piazzetta dei Leoncini).
Nel [[1878]] si sposa con Angela Vorano.
Nel [[1882]] muore Carlo Naja. Filippi (che ne pronuncia l'orazione funebre) mantiene i rapporti con gli eredi del Fotografo e continua a collaborare con Ida Lessiak, moglie di Naja.
È perciò agevolato per l'esecuzione dei lavori più importanti dello studio. Fra questi lavori cura infatti un Album per l'Esposizione Internazionale d'Arte del 1887 (l'antenata della [[Biennale di Venezia]]) ed una cartella <nowiki>'</nowiki>''Calli, Canali ed Isole della Laguna''<nowiki>'</nowiki> a cura dell' editore Ongania.
Nel [[1893]] muore anche la Lessiak e i dissapori con il marito Antonio dal Zotto lo portano a scegliere di distaccarsi definitivamente dalla ditta. Già dal [[1894]] però aveva iniziato ad esercitare autonomamente.
Filippi apre anche un negozio a San Marco al civico 61 delle Procuratie Nuove, approfittando dell'occasione dell'attrezzatura proveniente in toto dallo studio Mantovani.
Nel [[1907]] Filippi trasferisce il negozio in Piazzetta dei Leoncini.
Dal [[1925]] non si occuperà più della gestione attiva della sua professione, delegando la direzione del negozio alla figlia Ida, la quale lo condurrà sino agli anni '40.
== I lavori e i soggetti ==
Al tradizionale [[vedutismo]] destinato al grande pubblico di turisti, negozi ed editori di cartoline, affianca una intensa attività di riproduzione di opere d'arte in musei e gallerie - il Civico [[Museo Correr]], le [[Gallerie dell'Accademia di Venezia]], chiese e palazzi -
che lo rende celebre per perizia tecnica e stile tanto che a lui si rivolgono artisti e studiosi come [[Gustavo Ludwig]], [[Pompeo Molmenti]], [[Adolfo Venturi]], [[Bernard Berenson]].
Tra il [[1895]] e il [[1905]] la sua ricerca si orienta alla documentazione di [[scena di genere|scene di genere]] popolare. Munito di attrezzatura portatile, si reca soprattutto nei quartieri popolari di Venezia di [[Chioggia]] e [[Pellestrina]].
Parallelamente prosegue il lavoro di documentazione su commissione.
Tra i suoi committenti: fabbriche, alberghi, stabilimenti balneari, istituzioni, scuole, parrocchie ...
Attorno al [[1917]] sarà chiamato a documentare gli emigranti veneziani a [[Genova]], negli ospedali militari e nei luoghi di lavoro.
Un po' alla volta però l'attività dello studio si ridimensiona per lasciar spazio alla vendita di fotografie e cartoline. Tant'è che in una foto risalente a circa gli anni '30 lo studio ci appare come un magazzino dove si vende merce assortita, da merletti e stoffe, a piccoli vetri oltre che a fotografie e cartoline.
Tomaso Filippi morirà a Venezia il 21 gennaio 1948.
== Il fondo Tomaso Filippi ==
Nel 1981 l'ultima figlia ancora in vita di Tomaso lascia l'intero archivio paterno in affidamento all'IRE (Istituto di Ricovero e di Educazione di Venezia) dove era ospite, come atto di riconoscenza verso l'Istituto e affinché nel contempo fosse garantita la tutela dello stesso patrimonio.
Il fondo da allora è stato studiato e pubblicato con mostre, cataloghi ed una importante operazione di schedatura - iniziata nel [[1997]] e programmata fino al [[2008]].
Una parte del lavoro di questa schedatura è disponibile in rete all'indirizzo riportato a fondo pagina.
Il fondo si può tematicamente suddividere in diverse sezioni:
* vedute
* luoghi e monumenti di Venezia e isole
* la vita quotidiana del tempo
* il fotogiornalismo
* la guerra
* i personaggi
* le attività
* i personaggi
* le attività industriali e commerciali
* le riproduzioni di opere d'arte
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== Collections ==
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== Référence ==
{{Traduction/Référence|it|Tomaso Filippi|21537888}}
== Liens externes ==
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