Fichier:Visore stereoscopico da tavolo, per vedute su carta e su lastra - Museo scienza tecnologia Milano 05848 dia.jpg

Fichier d’origine(876 × 1 280 pixels, taille du fichier : 197 kio, type MIME : image/jpeg)

visore stereoscopico da tavolo, per vedute su carta e su lastra - Stereoscopio Americano Serie T.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
J. Fleury - Hermagis (costruttore)
Titre
visore stereoscopico da tavolo, per vedute su carta e su lastra - Stereoscopio Americano Serie T.
Description
Italiano: Questo dispositivo è costituito da una parallelepipedo in mogano con due sportelli apribili nella parte superiore All'interno di uno dei due sportelli è inserito uno specchio rettangolare Su una parete verticale troviamo due oculari in legno con lenti acromatiche e sulla parete opposta, in corrispondenza degli oculari, è presente un vetro smerigliato rettangolare Ai lati due manopole in legno sono collegate al meccanismo interno a ribalta contenente le stereoscopie.
Funzione

Visione di lastre e fotografie stereoscopiche formato 8,5x17cm

Modalità d'uso

La visione della fotografia stereoscopica su cartoncino avviene tramite la luce riflessa dallo specchio fissato sulla ribalta superiore La visione della lastra stereoscopica avviene in trasparenza, controluce Guardando negli oculari, le lenti aiutano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola, ottenendo in questo modo l'effetto di tridimensionalità Ruotando le manopole laterali, ruota la rastrelliera contenente le stereoscopie ed è quindi possibile cambiare l'immagine da visionare.

Notizie storico-critiche
La stereoscopia è una tecnica utilizzata soprattutto nel XIX secolo per ottenere l'illusione di un'immagine tridimensionale I primi studi moderni sulla visione stereoscopica si devono a Wheatstone il quale si accorse che due immagini dello stesso soggetto riprese da due punti di vista leggermente differenti, guardate attraverso un dispositivo che permetteva a ciascun occhio di vederne una sola delle due, venivano poi ricomposte dal cervello come se fosse una sola immagine ma come se fosse in tre dimensioni Nel 1849, David Brewster creò il primo visore stereoscopico: era costituito da una scatola con forma rastremata con due lenti dalla parte più stretta e l'immagine stereoscopica da quella opposta. All'interno un separatore permetteva ad ogni occhio di vedere una sola delle due immagini Una delle prime presentazioni in pubblico di questa tecnica (utilizzando dagherrotipi stereoscopici) si ebbe alla Great Exhibition nel 1851 Inizialmente, per ottenere le stereoscopie, venivano fatte due riprese dello stesso oggetto con un apparecchio che veniva spostato di qualche centimetro lungo una guida Successivamente vennero prodotti i primi apparecchi fotografici bioculari ovvero apparecchi con due obiettivi uguali montati affiancati che permettevano la ripresa simultanea delle due immagini (obiettivi stereo). Con l'introduzione delle macchine a soffietto anche gli apparecchi stereoscopici divennero portatili Le stereoscopie venivano poi guardate con appositi visori le cui lenti aiutavano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola (non si avevano più scatole con separatore in mezzo) Tra il 1850 e il 1870 vennero venduti migliaia di visori stereoscopici, anche economici, e milioni di stereoscopie, soprattutto di paesaggi, monumenti e ritratti Le riprese stereoscopiche furono soprattutto appannaggio di fotografi professionisti e meno di amatori Il commercio di immagini stereoscopiche di luoghi vicini e lontani e la moda dilagante fra le classi abbienti di collezionarne in grande quantità possono essere spiegati riconducendosi al desiderio di scoperta del mondo che caratterizza la seconda metà dell' '800 Il successo della fotografia stereoscopica proseguì fino al 1930 per riprendere brevemente negli anni '50 e '60. In quegli anni il View Master fu l'ultimo sistema stereoscopico largamente diffuso. Questo modello di stereoscopio Americano Fleury-Hermagis veniva venduto in Italia da ditte quali la Ditta Ganzini, Namias & C. di M. Ganzini e da Lamperti & Garbagnati entrambe di Milano.
Date entre 1900 et 1910
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1900-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1910-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux metallo
Dimensions hauteur : 415 cm ; largeur : 30 cm
dimensions QS:P2048,415U174728
dimensions QS:P2049,30U174728
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
5848
Historique de conservation Imbert, Eugenio
Références
  • White R. (2001) Discovering Old Cameras 1839 - 1939, Princes Risborough, UK
  • Ganzini M. (1903) Catalogo - Prezzo corrente per il 1903-1904 della Ditta Ganzini, Namias & C. di M. Ganzini, Milan, p. 179
  • Fleury Hermagis (1908) J. Fleury - Hermagis : Opticien Breveté, Parigi, p. 22
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
paternité partage à l’identique
Vous êtes libre :
  • de partager – de copier, distribuer et transmettre cette œuvre
  • d’adapter – de modifier cette œuvre
Sous les conditions suivantes :
  • paternité – Vous devez donner les informations appropriées concernant l'auteur, fournir un lien vers la licence et indiquer si des modifications ont été faites. Vous pouvez faire cela par tout moyen raisonnable, mais en aucune façon suggérant que l’auteur vous soutient ou approuve l’utilisation que vous en faites.
  • partage à l’identique – Si vous modifiez, transformez, ou vous basez sur cette œuvre, vous devez distribuer votre contribution sous la même licence ou une licence compatible avec celle de l’original.






Légendes

Ajoutez en une ligne la description de ce que représente ce fichier

Éléments décrits dans ce fichier

dépeint

Historique du fichier

Cliquer sur une date et heure pour voir le fichier tel qu'il était à ce moment-là.

Date et heureVignetteDimensionsUtilisateurCommentaire
actuel21 mai 2016 à 14:15Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 14:15876 × 1 280 (197 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AGG1D = 2011 | AUT1R = costruttore | BIB2G = Catalogo - Prezzo corrente per il 1903-1904 del...

La page suivante utilise ce fichier :

Métadonnées