Fichier:Visore stereoscopico - Museo scienza tecnologia Milano 08889.jpg

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visore stereoscopico   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
Murer e Duroni (costruttore)
Titre
visore stereoscopico
Description
Italiano: Questo visore è costituito da un parallelelepipedo in cartone e da una coppia di lenti posizionate su una delle basi minori. Le lenti sono protette da un paraluce in cartone Sulla parete opposta alle lenti sono inseriti due vetri smerigliati quadrati In corrispondenza dei vetri è presente una fessura per l'inserimento della stereoscopia Alcuni spigoli del visore sono ricoperti con un nastro adesivo blu.
Funzione

Visione di lastre stereoscopiche

Modalità d'uso

La visione della lastra stereoscopica avviene in trasparenza, controluce Le lenti del visore aiutano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola, ottenendo in questo modo l'effetto di tridimensionalità.

Notizie storico-critiche
La stereoscopia è una tecnica utilizzata soprattutto nel XIX secolo per ottenere l'illusione di un'immagine tridimensionale I primi studi moderni sulla visione stereoscopica si devono a Wheatstone il quale si accorse che due immagini dello stesso soggetto riprese da due punti di vista leggermente differenti, guardate attraverso un dispositivo che permetteva a ciascun occhio di vederne una sola delle due, venivano poi ricomposte dal cervello come se fosse una sola immagine ma come se fosse in tre dimensioni Nel 1849, David Brewster creò il primo visore stereoscopico: era costituito da una scatola con forma rastremata con due lenti dalla parte più stretta e l'immagine stereoscopica da quella opposta. All'interno un separatore permetteva ad ogni occhio di vedere una sola delle due immagini Una delle prime presentazioni in pubblico di questa tecnica (utilizzando dagherrotipi stereoscopici) si ebbe alla Great Exhibition nel 1851 Inizialmente, per ottenere le stereoscopie, venivano fatte due riprese dello stesso oggetto con un apparecchio che veniva spostato di qualche centimetro lungo una guida Successivamente vennero prodotti i primi apparecchi fotografici bioculari ovvero apparecchi con due obiettivi uguali montati affiancati che permettevano la ripresa simultanea delle due immagini (obiettivi stereo). Con l'introduzione delle macchine a soffietto anche gli apparecchi stereoscopici divennero portatili Le stereoscopie venivano poi guardate con appositi visori le cui lenti aiutavano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola (non si avevano più scatole con separatore in mezzo) Tra il 1850 e il 1870 vennero venduti migliaia di visori stereoscopici, anche economici, e milioni di stereoscopie, soprattutto di paesaggi, monumenti e ritratti Le riprese stereoscopiche furono soprattutto appannaggio di fotografi professionisti e meno di amatori Il commercio di immagini stereoscopiche di luoghi vicini e lontani e la moda dilagante fra le classi abbienti di collezionarne in grande quantità possono essere spiegati riconducendosi al desiderio di scoperta del mondo che caratterizza la seconda metà dell' '800 Il successo della fotografia stereoscopica proseguì fino al 1930 per riprendere brevemente negli anni '50 e '60. In quegli anni il View Master fu l'ultimo sistema stereoscopico largamente diffuso.
Date entre 1925 et 1949
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1925-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1949-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux vetro
Dimensions hauteur : 5 cm ; largeur : 13 cm
dimensions QS:P2048,5U174728
dimensions QS:P2049,13U174728
Poids : 120 g
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
8889
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
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actuel21 mai 2016 à 09:17Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 09:171 280 × 853 (175 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | CMPD = 2008 | INV1N = 8889 | CTC = stereoscopia | AUT1A = 1892/ 1927...

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