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apparecchio fotografico a cassetta, a lastre 10x15cm   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
Pettazzi Angelo (costruttore)
Titre
apparecchio fotografico a cassetta, a lastre 10x15cm
Description
Italiano: Questo apparecchio fotografico, costruito in legno, ha forma parallelepipeda e maniglia in cuoio per il trasporto e l'impugnatura Sono presenti due mirini a riflessione, a cornice estraibile, per pose in verticale e in orizzontale, ed un otturatore a ghigliottina con dispositivo a molla per l'apertura e per la chiusura All'interno dell'apparecchio, dietro all'otturatore è inserito l'obiettivo a diaframma fisso Attraverso due sportelli estraibili è possibile accedere all'interno dell'apparecchio per inserire i portalastra (fino a 12) caricati con lastre in vetro di formato 10x15 e per effettuare la manutenzione Una leva estraibile, posta all'esterno vicino all'otturatore, permette di cambiare la lastra da impressionare.
Funzione

Questo tipo di apparecchio fotografico era molto adatto per fotografi non professionisti, data la semplicità d'uso Si potevano realizzare lastre negative di formato 10x15cm.

Modalità d'uso

Dopo aver caricato l'apparecchio fotografico con le lastre fotografiche in vetro e scelto il soggetto da fotografare, si posiziona l'apparecchio in quella direzione e si guarda in uno dei mirini per scegliere l'inquadratura preferita Agendo poi sul dispositivo di scatto dell'otturatore, si permette alla luce di entrare nella camera oscura ed impressionare la lastra fotografica con l'immagine scelta.

Notizie storico-critiche
Gli apparecchi fotografici a cassetta (in inglese "box camera") furono introdotti sul mercato dalla Kodak nel 1888 con il modello Kodak N°1 Lo slogan pubblicitario diceva: "You push the button - we do the rest.", ovvero tu premi il pulsante e noi facciamo il resto, ad indicare la semplicità d'uso di questo apparecchio fotografico Dopo i primi modelli a fuoco fisso e senza possibilità di messa a fuoco o regolazione del diaframma e dei tempi di posa, si ebbero apparecchi anche con alcune di queste funzioni ma comunque ridotte a poche possibilità Naturalmente con questi strumenti non era possibile ottenere immagini di grande qualità ma chiunque era in grado di non fare errrori ed imparare a comporre un'immagine, far scattare un otturatore e maneggiare un apparecchio fotografico Nella seconda metà del XIX secolo molti artigiani si misero a costruire fotocamere in legno su modelli esistenti. Molti di questi erano in realtà semplicemente ottici o negozianti che commercializzavano sotto il prorpio nome le realizzazioni dovute ad artigiani anonimi Angelo Pettazzi ricadeva quasi sicuramente in una di queste categorie.
Date entre 1890 et 1890
date QS:P571,+1890-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1890-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1890-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux cuoio
Dimensions hauteur : 155 cm ; largeur : 155 cm
dimensions QS:P2048,155U174728
dimensions QS:P2049,155U174728
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
6047
Historique de conservation Publifoto
Références
  • Williamson D. (2004) Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, pp. 51−67
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
paternité partage à l’identique
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actuel21 mai 2016 à 14:10Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 14:101 582 × 1 111 (231 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | AUT1N = Pettazzi Angelo | CMPD = 2008 | INV1N = 6047 | CTC = box came...

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